martedì 3 marzo 2020

TIRAMISU' SENZA UOVA (CON BARBATRUCCHI)


Mi piace vincere facile... almeno in questo caso! Se voglio essere sicura di preparare un dolce gradito a tutti con il tiramisù mi sento più che tranquilla.
Io ne faccio una versione senza uova (e senza liquore), prima di tutto perchè a mio gusto è più buona, e poi perchè così possono mangiarla anche persone a cui è sconsigliato mangiare uova crude (es. bambini, donne in gravidanza, pazienti trapiantati...). Se proprio voglio esagerare, se ci sono bambini, uso pure il caffè decaffeinato... all'apparenza tolgo ogni gioia, in realtà non ha nulla da invidiare alla ricetta originale. Provare per credere!
Quando lo preparo penso sempre alla mia amica Stefania che tanti anni fa mi diede la ricetta. Cucinare è bello anche perchè si possono condividere saperi ed esperienze... e ricordare con affetto dei momenti e delle persone speciali.

Faccio una premessa: siccome nella descrizione della ricetta ho voglia di perdermi un po'in chiacchiere, distinguerò queste ultime dal resto colorandole di viola, così chi vuole seguire solo la ricetta può saltarle a piè pari.


TIRAMISU' SENZA UOVA
Costo: medio
Tempi: abbastanza veloce
Ingredienti: 150g di zucchero, 500g mascarpone, 200g panna montata, 1 confezione di savoiardi, caffe qb, cacao amaro, gocce di cioccolato per decorare (facoltative)

Preparo la crema montando con uno sbattitore elettrico il mascarpone con lo zucchero. A parte monto la panna con le fruste (ho verificato che non è necessario che sia soda, si può lasciare anche parzialmente liquida) e poi la unisco al mascarpone.
Procedo poi alla composizione del dolce.
Faccio uno strato di savoiardi inzuppati nel caffè (io sono un po'anarchica e seguo l'estro del momento... talvolta  allungo il caffè con un po' di acqua fredda, talvolta lo dolcifico con un po' di zucchero, talvolta uso caffè decaffeinato, altre volte lo lascio al naturale. Detesto la rigidità, tanto del risultato non si lamenta mai nessuno ed io mi sento felice di questa libertà, visto che non sono una concorrente di Masterchef). Negli anni ho approntato un mio piccolo rituale: immergo i savoiardi nel caffè con la parte zuccherata verso il basso, conto fino a 3 (se il caffè è caldo conto velocemente), li sollevo lasciandoli scolare e li dispongo nella teglia sempre con la parte zuccherata rivolta in basso. In questo modo ho visto che la consistenza del biscotto è perfetta, nè troppo inzuppata da sfaldarlo, nè troppo poco che si senta ancora sotto ai denti la sua resistenza. Essendo la parte zuccherata più dura, in questa posizione  il caffè depositandosi per gravità colerà verso di lei ammorbidendola
Spalmo poi uno strato non troppo spesso di crema (a volte, se voglio esagerare, spolvero un po' di cacao sopra la crema) e poi procedo allo stesso modo con altri due strati, alternando savoiardi e crema. Termino con la crema lasciando uno strato un po'più alto rispetto ai precedenti. Spolvero bene con cacao facendolo cadere da un setaccio e decoro con le gocce di cioccolato. Se riesco la spolverata finale col cacao la faccio poche ore prima di servirlo di modo che non si inumidisca troppo... per un fattore estetico, non per altro, al gusto il cacao è ottimo anche se si inumidisce.
Appena terminata la preparazione lo metto subito in frigorifero coprendolo o con un coperchio o con pellicola trasparente, infatti è importante che questo dolce resti il meno possibile a temperatura ambiente perchè con le creme si rischia la contaminazione e il proliferare di batteri non troppo simpatici.



Utlizzo questo spazio per una comunicazione di servizio ai miei figli: è inutile che quando vedrete pubblicato il post corriate in cucina con la bavetta alla bocca... sono immagini di repertorio del tiramisù che vi siete mangiati quindici giorni fa!

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