mercoledì 11 marzo 2020

AGLIO ORSINO



Nome scientifico:  Allium ursinum L.

Nomi popolari più utilizzati:aglio selvatico, aglietto, erba del bracciante, ai de can, strozzagallina, aglio ursino

Informazioni varie: Appartiene alla famiglia delle Lilliacee. E'una pianta perenne infestante, quindi cresce in gruppi numerosi grazie anche alla sua capacità di inibire la crescita di altre erbe. Si dice che il nome derivi dal fatto che è il cibo prediletto degli orsi quando escono dal letargo. Non esagerate con la raccolta dei bulbi, sono importanti per avere raccolti abbondanti anche in futuro. 
Per la raccolta valgono sempre le note riportate qui

Habitat: si trova in tutta Italia ad eccezione della Sardegna, fino ad un'altezza di 800/1000 mt soprattutto ai margini di boschi umidi e presso corsi d'acqua. Predilige suoli calcarei in posizione ombreggiata o semi-ombreggiata

Come riconoscerlo: soprattutto per il forte odore di aglio che emana se strofinato. E' la caratteristica da tenere ben presente in caso di dubbio visto che può essere confuso con altre piante mortali. Le piante sono alte 10/40 cm, hanno bulbo bianco o giallastro di forma allungata. Le foglie hanno un lungo picciolo sottile che parte direttamente dal bulbo (e quindi dal terreno), cosa che le distingue da colchico e mughetto. Hanno forma lanceolata (simile alla punta di una lancia), talvolta col bordo inferiore ondulato. I fiori sono bianchi, a forma di stella e disposti in un'ombrella sferica e sono nascosti prima della fioritura in brattee bianche e membranose. I semi sono contenuti in capsule di tre celle che racchiudono semi neri e brillanti.


Parti utilizzate: tutta la pianta (foglie, fiori, bulbo, semi). Il massimo dell'aroma si ha utilizzandolo fresco, ma può essere congelato oppure essiccato.

Periodo di raccolta (o balsamico): le foglie da marzo, i fiori da aprile, i semi verso fine maggio e i bulbi a fine estate.

Costituenti: Olio essenziale a cui si deve il forte odore costituito da: bisolfuro di allile e allipropile allicina (sostanze ad azione antibiotica), garlicina (antibiotica), alliina (glucoside), solfuro di vinile, sali minerali, vitamine A,B e C, fitosteroli, mucillagini

Proprietà: Ha effetti battericidi, antisettici e antimicotici. Viene prescritto nelle affezioni dell'apparato respiratorio perchè svolge azione antisettica ed espettorante.  Può essere usato come ipotensivo, ipoglicemizzante, antielmintico (contro i vermi intestinali quali ossiuri e ascaridi), depurativo (grazie all' azione diuretica), rubefacente (cioè richiama sangue verso la superficie). Si può usare per dermatiti e ascessi. La tradizione popolare lo vede utilizzato anche in caso di dolori reumatici, asma (è broncodilatatore)  e difficoltà di digestione. L'olio essenziale viene principalmente eliminato attraverso l'apparato respiratorio (da qui l'alitosi 😉) svolgendo attività antisettica e balsamica. Prolunga i tempi di sanguinamento e coagulazione per la funzione antiagregante piastrinica. Sembra che possa ridurre la presenza di metalli pesanti nel sangue. Tende a ridurre la colesterolemia totale.
Può tenere lontani i parassiti da altre piante (es. contro gli afidi)

Utilizzi: Utilizzato soprattutto per l'alimentazione. Ha le stesse proprietà dell'aglio coltivato.  

In erboristeria:
*Gratuggiare i bulbi e metterli in infusione nel latte (un bulbo in 10 cl di latte somministrato 3 volte al giorno)
*Bulbi macerati in acqua o alcool per malattie infettive accompagnate da febbre
*Le foglie fresche tritate possono giovare ad alcune dermatiti

In cucina :  
 Pesto di aglio orsino
 Plumcake salato all'aglio orsino 
Patate a sa schiscionera (con variante continentale)
Si possono usare sia le foglie che i bulbi  in insalata (ottimo con le patate) ed in sostituzione dell'aglio coltivato(ad esempio nel pesto, per aromatizzare la ricotta o il burro...).

Controindicazioni e interazioni farmacologiche: A concentrazioni farmacologiche può indurre crampi addominali e un importante abbassamento della glicemia e della pressione. Fare quindi attenzione se si utilizzano in contemporanea farmaci ipotensivi e ipoglicemizzanti.

Da non confondere con: Il fiore talvolta viene confuso con quello dell'ornitogallo (Ornithogallum umbellatum). Si distingue per le foglie che nell'ornitogallo sono lunge e sottili e per il fatto che quest'ultimo cresce nei prati e non è in gruppi numerosi. Le foglie possono essere confuse con quelle del mughetto (Convallaria majalis), e talvolta con quelle del Colchico (Colchicum autunnale).  Per fugare ogni dubbio annusatene l'odore (che è forte e molto simile all'aglio comune)... è pressoche impossibile sbagliare


Per completare le mie conoscenze ho utilizzato questi libri: 
"Atlante illustrato delle piante medicinali e curative" ed. Il Castello (2016)
"Enciclopedia delle erbe" edizioni Del Baldo (2013)
"Dizionario delle erbe medicinali" di Roberto M. Suozzi, ed  Newton Compton (1995)

e questi siti: 
https://labottegaselvatica.blogspot.com
https://www.my-personaltrainer.it



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