venerdì 6 marzo 2020

IL LUPPOLO




Nome scientifico:  Humulus lupus L.

Nomi popolari più utilizzati: luertìs (e simili), bruscandoli, lupola, vertis, lòpal, lupìri, vorticella, asparagina

Informazioni varie: Appartiene alla famiglia delle cannabinacee. E' una pianta perenne (cioè che vive più anni): ogni anno la parte aerea appassisce durante l'inverno e in primavera dalla radice ripartono nuovi getti che crescono rapidi e vigorosi, anche per più di 6 mt, avvolgendosi su ciò che trovano in senso antiorario

Habitat: predilige luoghi umidi. Si trova vicino a siepi e boschi fino a 1500 mt.

Come riconoscerlo le foglie e i fusti sono ruvide al tatto, con forma simile a quelle della vite,  divise in 3/5 lobi, nervature palmate e bordi dentati. Sono opposte e con picciolo sottile. . Il fusto è leggermente angoloso e ruvido al tatto (attenzione, graffia). I fiori sono di colore verde/giallognolo. La pianta è dioica, quindi presenta fiori maschili e fiori femminili su piante diverse.  Il fiore maschile forma dei grappoli (pannocchie) poco vistosi , quello femminile ha forma di cono ed è formato da bratee fogliacee ricoperte da una polvere giallo oro resinosa. Fiorisce da giugno a settempre, i coni femminili permangono poi a lungo sulla pianta.


Parti utilizzate:In farmacopea si utilizzano i coni (fiori) femminili e la Luppolina, cioè la polvere resinosa di cui sono cosparsi. Entrambi non si conservano a lungo, possono essere utilizzati freschi o essiccati.  Per l'alimentazione si utilizzano i getti teneri. I coni sono utilizzati anche per aromatizzare la birra.

Periodo di raccolta (o balsamico): coni  agosto/settembre,  germogli marzo/maggio

Costituenti: olio essenziale, fitoestrogeni, tannini, acidi amari, acidi fenolici, terpeni, flavonoidi

Proprietà: analgesico (che attenua il dolore), antisettico (combatte le infezioni), antispasmodico (favorisce il rilassamneto delle fibre della muscolatura liscia degli organi interni), aperitivo (stimola le secrezioni gastriche), digestivo, sedativo, diuretico, anafrodisiaco. 
 
Utilizzi: Utilizzato in tisana come blando sedativo, combatte insonnia, mal di testa, stati d'ansia, irrequietezza, mal di stomaco,  gastriti e reflussi gastrici di origine nervosa. Può aiutare nei disturbi della menopausa. Aiuta la digestione. Aiuta la rigenerazione di pelle e capelli. Calma la tosse. Per uso esterno si possono fare impacchi da utilizzare in caso di dolori muscolari e infiammazioni.
Si possono imbottire con i coni dei piccoli cuscini dall'azione sedativa da tenere accanto al cuscino mentre si dorme.
Pare che nei gatti si possa unire al cibo un cucchiaino di luppolo essiccato in polvere per sfiammare in caso di cistite. 

Controindicazioni e interazioni farmacologiche: durante la raccolta dei coni persone particolarmente sensibili possono soffrire di sonnolenza o cefalea. Il contatto prolungato con la pianta può essere irritante, sopprattutto per sfregamento. A causa del contenuto di fitoestrogeni se ne sconsiglia l'uso in gravidanza, in caso di cure ormonali e in pazienti con tumori al seno estrogeno-dipendenti. Non utilizzare se in cura con psicofarmaci o se si utilizzano barbiturici (perchè ne potenzia gli effetti). Non usare in caso di depressione.


Da non confondere con: Vitalba (Clematis vitalba) e Tamaro (Tamus comunis). Si distinguono soprattutto perchè queste ultime non presentano i piccoli uncini che rendono invece ruvido il luppolo.

Per completare le mie conoscenze ho utilizzato questi libri: 
"Segreti e virtù delle piante medicinali" edizione Reader's Digest (1981)
"Enciclopedia delle erbe" edizioni Del Baldo (2013)
e questi siti: 
https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/rimedi-naturali/erboristeria/luppolo.html
https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/luppolo.html




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