giovedì 26 marzo 2020

PASTA D'AGLIO


Premessa: questa è una preparazione che mi sono inventata anni fa per conservare l'aglio ed averlo pronto da utilizzare già tritato quando cucino. Di volta in volta apporto delle modifiche per vedere che succede. Quello di oggi è l'esperimento 5.0. 
La versione precedente aveva una quantità superiore di sale (che sto diminuendo man mano) ed era collaudata per una conservabilità di almeno sei mesi. Le quantità erano aglio e sale pari a un terzo del suo peso. Essendo molto salato lo usavo considerandolo un sale aromatizzato. Lo scopo di diminuire il sale è quello di poter arrivare a conservarlo per un lungo periodo senza che predomini la componente salata. Vediamo se pure questa nuova versione mi soddisferà sul fattore conservazione!


L'aglio proviene dall'orto di mio papà ed è da questa estate che è appeso a seccare in cucina, così contiene anche meno acqua di quella che conterrebbe se lo avessi utilizzato appena raccolto. Anche questo aiuta la conservabilità.

Come prima cosa bisogna sbucciare gli spicchi. Il lavoro di ripulirli dalla tunica che li ricopre è contemplativo e facilita la meditazione: detto in parole povere utilizzate quel tempo per vagare con i pensieri 😉
  
 
Una volta pelati tutti gli spicchi li ho pesati e messi in un tritatutto con olio (un paio di cucchiai per 200g di spicchi) e il sale. Questa volta ho utilizzato sale pari a un quinto del peso. Quindi su 200g di spicchi puliti aggiungo 40g di sale. 
La pasta ottenuta la metto in un vasetto col tappo a vite e la tengo in frigorifero. Quando serve calcolo che un cucchiaino da caffè di pasta equivale a circa uno spicchio. Ricordatevi che contiene sale e che quindi bisogna diminuire poiquello utilizzato direttamente sulla pietanza.

 

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