lunedì 2 marzo 2020

SPILLOVER di DAVID QUAMMEN



Nella foto sopra sono racchiuse due altre mie passioni: i libri e le scienze.
Ho deciso di parlare di questo libro insolito perchè pur essendo stato scritto nel 2012 parla di un tema che in questi giorni è di grande attualità, grazie al famigerato coronavirus, che giocoforza oggi tutti conosciamo.
Io lo lessi diversi anni fa, ma da una quindicina di giorni mi trovo spesso a pensare a quello che è racchiuso tra le sue pagine. Ero indecisa se dedicargli qui uno spazio perchè effettivamente non è un libro alla portata di tutti, infatti per leggerlo bisogna comunque essere avvezzi, almeno in parte, alla terminologia ed ai metodi scientifici e ammetto che soprattutto il capitolo sull'HIV è abbastanza ostico. Però credo che informarsi e conoscere sia indispensabile per essere liberi e capaci di fare scelte, per interpretare e capire le reltà sempre più complesse che ci circondano... e per non parlare a vanvera di cose che non si conoscono, solo per "sentito dire".
Tutto sommato è un saggio di divulgazione scientifica che tratta argomenti complicati cercando di renderli più semplici e comprensibili, se non si pretende di capire subito tutto alla perfezione si riesce comunque a godere di un'ottima e avvincente lettura ed arricchirsi di nuove conoscenze.



Con il termine spillover si indica il "salto di specie" cioè il momento in cui un patogeno passa da una specie ad un'altra. Il libro è incentrato sulle zoonosi, cioè sulle malattie che vengono trasmesse all'uomo da animali (per fare due degli esempi più famosi: Ebola e SARS). Vi si trovano ottime spiegazioni sui meccanismi di contagio, mutazione e trasmigrazione dei virus trasmessi (e "immagazzinati" ) da animali. Ho trovato utili le (poche) ripetizioni che vengono fatte dei concetti principali perché la carne al fuoco è davvero tanta, quindi repetita iuvant. Ho trovato un'unica nota stonata in tutta questa complessa e ben orchestrata melodia: le pagine (veramente poche, ma io le avrei evitate) nelle quali ipotizza la vita dell'individuo che potrebbe aver portato il virus dell'HIV nella "civiltà". Se si fosse limitato ad ipotizzare le modalità (cioè: un individuo infetto si è spinto dall'isolamento della giungla fino ad una città) avrebbe potuto anche starci, ma descriverne la vita l'ho trovato fantascienza, ed un libro fino a quel momento profondamente rigoroso e scientifico poteva (anzi, avrebbe dovuto) essere privo di un errore così grossolano. E'un piccolo neo, giusto per essere obiettiva, per il resto merita lo sforzo di concentrarsi su quasi 600 pagine per l'ottimo e faticoso lavoro che lo rende talmente avvincente e scorrevole che io a suo tempo lo lessi in pochissimi giorni.
Se sono riuscita ad invogliarvi... buona lettura!


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