mercoledì 4 marzo 2020

INDICAZIONI IMPORTANTI PER LA RACCOLTA DELLE ERBE




Uno degli argomenti che vorrei trattare ampiamente in futuro sono le erbe spontanee e il loro utilizzo per l'alimentazione (fitoalimurgia), per la salute e per la cosmesi (erboristeria). È un argomento che seguo con interesse sin da bambina. Sono un'appassionata,  non un'esperta (nel senso che non ho titoli di studio in merito, e con molta umiltà riconosco questo limite), quindi parlerò solo di erbe che ritengo facilmente identificabili e che sono universalmente considerate utilizzabili con tranquillità.
Ci sono alcune norme a cui ci si deve attenere (per sicurezza, ma anche per etica) e per non riportarle ogni volta quando ne tratterò ho deciso di fare un elenco qui in questo post. Quello che scrivo sotto vale anche e soprattutto per i funghi.

* La regola più importante di tutte riguarda la PRUDENZA: le erbe possono essere estremamente pericolose. NON utilizzate MAI erbe che non siete in grado di riconoscere con assoluta certezza come innocue e commestibili. Spesso ci sono piante commestibili che ad uno sguardo superficiale assomigliano ad altre che possono essere persino mortali (un esempio classico sono il crocus e lo zafferano,  oppure l'ebbio ed il sambuco). Il fatto che vengano consumate dagli animali (che siano lumache, uccelli o altro) non significa che lo possa fare anche l'uomo e non esistono prove empiriche efficaci per capire se c'è rischio di tossicità ed avvelenamento (NON è vero che l'aglio diventa scuro se messo a contatto con un fungo velenoso, l' argento NON scurisce in presenza di sostanze tossiche)
Altre volte ci sono erbe che la tradizione tramanda come commestibili, ma che sarebbe meglio non consumare o utilizzare con parsimonia (ad esempio i getti del Tamaro che qualcuno consuma come asparagi selvatici).. il principio di precauzione è sempre un un ottimo principio. 
Per quanto riguarda i funghi se non siete più che sicuri di quello che avete raccolto è possibile portarli all'ispettorato micologico e farli visionare gratuitamente (per sapere dove recarsi basta una semplice ricerca in internet digitando "Ispettorato micologico" seguito dal nome della provincia in cui risiedete). 
Nei gruppi facebook che si occupano di erbe selvatiche spesso si leggono riconoscimenti pericolosamente errati. Ci sono gruppi ottimi, soprattutto per iniziare a farsi una cultura sull'argomento, ma purtroppo non è possibile avere un controllo su chi risponde nei commenti. Capita di vedere una sfilza di persone che sbaglia clamorosamente e gente esperta che segnala l'errore senza essere minimamente presa in considerazione, quindi se decidete di imparare tramite questo canale leggete TUTTI i commenti, e fate un doppio controllo, magari cercando in internet fotografie digitando il nome con cui è stato identificato l'esemplare preso in considerazione. Meglio ancora se acquistate dei libri sull'argomento (in un prossimo post ve ne segnalerò alcuni). Osservate bene tutti i particolari: la forma delle foglie e che posizione hanno sullo stelo o sul tronco, il portamento della pianta, il fiore... ogni tratto può fare la differenza tra una pianta e l'altra. E per voi la differenza tra vivere e rischiare la morte (vi vedo che state toccando ferro 😂!)
Non siamo in tempo di guerra, dove il cibo scarseggia,  se non siete sicuri per il momento lasciate perdere, informatevi e studiate l'argomento... assaggerete poi con consapevolezza e tranquillità.
Chi ha visto il film "Into the wild" può capire ancora meglio (se mai ce ne fosse bisogno) le conseguenze di un riconoscimento errato ! 
E ricordate: naturale non è sinonimo di innocuo e dimenticate la frase "È fatto con le erbe, non è un medicinale,  usane quanto ne vuoi"... d'altronde se ci pensate molti principi attivi dei medicinali in commercio sono estratti da erbe, quindi cautela ed attenzione! Sempre! 
Basta, il pippone è finito andate in pace 😉

* Non raccogliere piante in zone con intenso traffico, nei pressi di fabbriche, vicino a corsi d'acqua inquinati, nei dintorni di campi coltivati (perché pesticidi, diserbanti e fertilizzanti con cui vengono irrorati contaminano sicuramente tutta la zona)

* Non saccheggiate la natura: fate in modo di non raccogliere tutti gli esemplari di una zona, ma lasciare la quantità necessaria per la riproduzione. Se possibile non raccogliete parti della pianta non necessarie. Soprattutto rispettate tronchi e radici. Non rompete rami, fate attenzione a non calpestare piccoli cespugli. Non distruggete i funghi non mangerecci, se siete frustrati non è colpa loro.
Allo stesso modo ricordate che la fauna selvatica si nutre di quelle stesse piante, lasciate un po' di cibo anche per loro (soprattutto frutti e bacche).
Insomma, ricordate che negli ambienti di raccolta siete ospiti, abbiate rispetto. 

* Quando utilizzate un'erba per la prima volta fatelo in modica quantità per vedere che il vostro organismo reagisca bene a questa novità (anche piante sicure possono creare problemi a chi è allergico o intollerante a qualche componente... e se non ne avete mai fatto uso non  potete saperlo a priori). Se sono a conoscenza di particolari controindicazioni vedrò di indicarlo.

* Ci sono piante protette dalla legge la cui raccolta è regolamentata. La lista varia da regione a regione, quindi informatevi.

* Non raccogliete erbe attaccate da parassiti (Ad es. afidi) o che presentano un aspetto anomalo (ad es. macchie strane sulle foglie). Talvolta c'è il rischio che le piante siano contaminate da urina o da feci di animali selvatici o domestici che possono portare malattie... lavate bene ciò che raccogliete. Lavate bene soprattutto le piante che crescono vicino a corsi d'acqua o paludi.

Credo di aver detto tutto... se avessi dimenticato qualcosa usate il buon senso!






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